Il
31 dicembre
non
faceva per me.
No,
la fine non
faceva
per me.
Ma
tutto il resto
che
v'è girato attorno
non
era per me.
I
tuoi jeans attillati e comodi,
non
era per me.
I
tuoi capelli lisci e lucenti,
non
era per me.
I
tuoi sorrisi smarriti nella mente,
non
era per me.
I
tuoi orgasmi accuratamente distanziati,
non
era per me.
La
tua allegria serena,
non
era per me.
Il
sogno che accompagnava le tue carezze,
non
era per me.
Si
è infranto.
Non
cadere ora,
le
mie braccia non hanno forza ora,
plana
invece
e
adagiati,
il
momento è passato,
stringimi
e
riposati.
Forse
non
distoglierai
lo sguardo,
forse
lo
punterai
ancora.
Ma
che importa?
Ho
le spalle umide
di
un pianto
rivolto
altrove
questa
notte.
Ma
c'è un risveglio
ogni
mattino
e
lacrime e rugiada
e
il tuo viso
incomparabile
sono
su me e in me.
Un
sorriso nel segreto,
un
sorriso per me.
Ti
accarezzo un po',
ti
va? Amore,
non
sono la stampa.
Non
sono un'idea.
non
sono una pattumiera.
No.
Sono
io, che credi?
Plana
e
adagiati.
Stringiamoci
(il
mondo è angusto)
e
se vuoi amiamoci.
Di
stelle e segreti
son
pieni i mondi
e
il mio
ha
gli occhi sbarrati
per
lo stupore.
È
un incanto
il
cielo stanotte,
non
credi?
© G.M. Schmitt
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