Sì,
capisco, cerco di capire.
Il
mio corpo non l'hai più voluto:
cercherai
di fartene una ragione.
La
mia anima tienila pure:
meglio
affidarla a te
che
ferirmi rigirando invano
pezzi
spigolosi che non s'incastrano più.
Ho
visto un uomo bruciare
l'altro
giorno al centro commerciale:
autocombustione.
Nemmeno il tempo
di
finire la mia sigaretta
ed
era un mucchio di cenere
davanti
ai miei occhi.
Chissà
io, mi sono domandato,
chissà
noi.
Adesso
andrò a letto per un altro po',
ma
non tanto per dormire:
mi
hai tolto il sonno
o
forse si è tolto da sé.
No,
vado a letto per sentire
il
lenzuolo strusciare
sulla
mia pelle nuda
e
ricordarmi che sono vivo.
Brucio,
sì, ma sono vivo.