martedì 2 settembre 2014

Indifferente mai

Indifferente
non puoi
essermi.
Versami ancora del vino
eccelso il tuo –
se vuoi.
Alla tua mensa
eccelsa –
lasciami ancora sedere,
se vuoi.
Tra prati e giardini
eccelsi, sì –
facci ancora vagare,
se vuoi.
Non sbattere la porta,
però,
quando decidi di muoverti.
Non sbatterla, no.

Ma come potresti?
La porta l'hanno abolita
quando sei entrata
e quindi non puoi
nemmeno accostarla.


E questo è tutto.

© G.M. Schmitt

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