Indifferente
non
puoi
essermi.
Versami
ancora del vino
– eccelso
il tuo –
se
vuoi.
Alla
tua mensa
– eccelsa
–
lasciami
ancora sedere,
se
vuoi.
Tra
prati e giardini
– eccelsi,
sì –
facci
ancora vagare,
se
vuoi.
Non
sbattere la porta,
però,
quando
decidi di muoverti.
Non
sbatterla, no.
Ma
come potresti?
La
porta l'hanno abolita
quando
sei entrata
e
quindi non puoi
nemmeno
accostarla.
E
questo è tutto.
© G.M. Schmitt
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