sabato 28 aprile 2012

Improvvisazione #6

Puoi accogliere mille cheyenne ubriachi
che domani magari ronferanno.

Puoi elevare i decibel del tuo silenzio
sino a frastornare il cielo.

Puoi tentare di infrangere voti altrui
e far finta che sia per il bene altrui.

Puoi scorrazzare euforica per ogni dove
e scordare i pesi e la stanchezza.

Ma poi non c'è scampo

Tutto ritorna

Anche

il mio amore.

© G.M. Schmitt

giovedì 26 aprile 2012

Vivo

Con gli spilli
si infilzano le farfalle,
ma tu sai svegliare.
Con gli aghi
si tenta una cura,
ma tu sai inebriare.
Con la chiave
si chiudono le celle,
ma tu sai liberare.

Con la lingua
si uccide,
ma tu sai farmi vivo.

© G.M. Schmitt

domenica 22 aprile 2012

Onda

Non si interroga l'onda,
quando accarezza la spiaggia,
su chi l'ha preceduta,
su chi la seguirà.

Le basta sapere
che è sempre stata
del mare
e lo sarà sempre.

© G.M. Schmitt
da "Il fiore che non ti ho comprato", Edizioni Ulivo

domenica 15 aprile 2012

A vagonate

Distogli pure lo sguardo,
non c'è nulla da vedere, più nulla.
Solo sozzume a vagonate,
a mucchi,
a cataste.

Lascia pure perdere.

A meno che tu non voglia
cullare l'illusione
che il mio sozzume
travalichi il tuo.

(Nuova versione, riveduta e corretta il 18 aprile 2012)
© 2012 G.M. Schmitt

giovedì 12 aprile 2012

Interludio #13

sempre sia il mio cuore aperto
di E. E. Cummings

sempre sia il mio cuore aperto ai piccoli
uccelli che sono il segreto del vivere
qualsiasi loro canto è meglio del sapere
e gli uomini che non li sentono sono vecchi

sempre la mia mente vaghi affamata
intrepida assetata e agile
e anche s'è domenica il torto sia mio
ché se la gente ha ragione non è giovane

e che io non faccia mai nulla di utile
e il mio amore per te sia più che sincero
perché nessuno giammai fu così stolto
da non attirarsi con un sorriso il cielo

E. E. Cummings, da "95 Poems", 1958
Traduzione di Mary de Rachewiltz
© 1974 e 1998 Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino

sabato 7 aprile 2012

Una lontananza

Un morto
è una lontananza
che non si può colmare.

La si lascia fluttuare,
naufragare
e poi appassire.

Non si può mai dire
che non ritorni.
E lo evochiamo.

Un morto
è lasciato andare
purché si affretti
a farsi dimenticare.

Un morto è una gemma
incastonata
nell'infinito di chi l'amava.

© G.M. Schmitt

giovedì 5 aprile 2012

Il fiore che non ti ho comprato

Sono uscito che i fiorai non avevano ancora aperto.
Ne ho fatta di strada, poi, nel corso della giornata,
ma un solo fioraio, ti giuro, non l'ho incontrato.

Non che ne avessi l'intenzione,
non che tu me lo avessi chiesto,
non che qualcuno me lo imponesse,
non che ci fosse qualche forza strana,
non che mi fossi svegliato con l'idea,

ma avrei voluto portarti un fiore.

E invece ho solo questo foglio
che puoi usare e colorare
e magari foggiare a forma d'un fiore.

C'è questo,
il fiore che non ti ho comprato,
c'è.

© G.M. Schmitt
da "Il fiore che non ti ho comprato", Edizioni Ulivo