giovedì 28 marzo 2024

Una vita che danza

Da quando mamma non c’è più

manca anche l’ultimo pezzo di papà

che m’era rimasto

e io vivo come morto a metà.

 

Dottori mi hanno maledetto

e imbottito di farmaci

anche se io stavo almeno un po’ bene

e ora sto soltanto peggio

e sono gonfio di paure più che di grasso.

 

Uscir di casa è una conquista,

metter piede fuori un arrischio,

tentare un’altra vita adesso

è una fantasia, un’astrazione,

non avere nessuno oltre il gatto

è amore sin troppo silente.

 

Un’alba dopo l’altra

in un crescendo disadorno

senza che mai compaia

quella che squarci il sipario,

quella ch’offra d’un tratto agli occhi

tutto il bello anche a loro inviato.

Una danza che abbraccia.

 

© G.M. Schmitt

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