martedì 27 giugno 2017

Queste parole

Queste parole non hanno mai saputo salvare un mondo
eppure è soltanto a tratti che ho smesso di riversarle addosso a chiunque passi,
ma
sentendomi allora in colpa come fossero vita
da dare e da ricevere, manco fossero acqua e pane e io un altro dio.
E perciò ogni volta son tornato a cercarle
rovistando e tastando fra la terra e il lerciume,
in edifici scrostati e ripari di fortuna
perché dai palazzi sono ormai bandito
e guardie e servi hanno la consegna di spararmi a vista
e so che lo farebbero sebbene odino il padrone.
E questo schifo che raccolgo altrove, invece,
lo riverso di nuovo senza pietà sui piatti colmi di leccornie,
su abiti lindi stirati profumati ridotti ai minimi termini
in un tentativo ipocrita di leggerezza trasparenza sincera disposizione.
Eppure son solo parole e delle più sconce
e puzzano non poco e quando va bene sanno d'aglio.
Eppure son solo parole che non hanno mai salvato un mondo.
E non hanno salvato me e non lo faranno con chicchessia.
Eppure son solo parole che nessun medico prescriverebbe
che nessun amante proferirebbe che nessuna amante apprezzerebbe.
Eppure son solo specchi.

© G.M. Schmitt