martedì 28 luglio 2020

Vicino o lontano

Ho smesso di plagiare il tempo

indossando un promemoria,

ma ho dimenticato, lo faccio

sempre, di aver cancellato i ricordi.

 

Quelli che mi perseguitano

non riesco a cancellarli,

non son tanti ma son macigni

per chi ha abusato di Dio.

 

Sono stanco ma mi sveglio, forte,

non ho vigore, ma mi alzo

e resisto e vivo e compio gesta,

in soccorso della mia piccola mente ansiosa.

 

Se avessi cavalli e carri e eserciti

li licenzierei tutti su due piedi:

mi basterebbero quattro bestiole

su campi non arati ma vegeti.

 

Ma ora non ho né gli uni né gli altri,

mi chiedo che cosa deciderà l’angoscia,

quale direzione finirà per prendere,

se mi condurrà vicino o lontano,

 

troppo vicino o troppo lontano,

 

o se mi abbandonerà nel sogno.

 

© Mattia Schmitt

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