Si riflettono nelle lacrime
casermoni zeppi di gente
in ogni città di ogni recinto.
Ti lascio la mia di lacrima
in una cupola di vetro
con milioni di persone
che scendono e risalgono
come fiocchi di neve.
Aspettando la mano che interri
quell’inutile boccia di vetro
indugio tra l’odio e il sonno
e torno a sognare.
© G.M. Schmitt