giovedì 10 maggio 2012

Improvvisazione #7

Sono stanco e prego e leggo salmi
e ho un'angoscia che pervade l'ultima cellula
della più sperduta periferia della mia carne.

Sono stanco e non so dormire
e ho fame e non so cibarmi
e sono solo e non so accompagnarmi.

Ma c'è qualcosa che so ancor meno
e per quanto preghi e legga salmi
e tenga a bada angoscia pervasiva,

ancora non la so.

Ma so che sarà.

© 2012 G.M. Schmitt

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarà.

Anonimo ha detto...

non amo la poesia,ma la rispetto.
nelle tue poesie non immagino la celebrazione liturgica d'un rito che si svolge tra le navate del tempo e dei gesti della esistenza,ma la contemplazione commossa d'un miracolo perennemente immanente il cui altare è tutta......................................
la terra e,soprattutto,la terra della storia e della vita di un Uomo che vive nella costante tensione fra la promessa e il compimento d'una rivelazione.
in ogni "momento" della Tue parole si vive l'attuazione arcana dell'incontro fra umano e "divino",che illumina il Tuo percorso terreno di una luce...come dire..,sì,di una luce di eternità.
aaron

Anonimo ha detto...

l'uomo e il poeta sono immersi nel cosmo sterminato e incomprensibile dell'esistenza e non sanno trovare un perché né della vita del cosmo né della loro;
e tuttavia ,pur nella loro angoscia di creature deboli ed effimere,mantengono una superiore dignità che li innalza sugli altri esseri umani.
vorrei avere anche io questa dignità.
aaron