Sono stanco e prego e leggo salmi
e ho un'angoscia che pervade l'ultima cellula
della più sperduta periferia della mia carne.
Sono stanco e non so dormire
e ho fame e non so cibarmi
e sono solo e non so accompagnarmi.
Ma c'è qualcosa che so ancor meno
e per quanto preghi e legga salmi
e tenga a bada angoscia pervasiva,
ancora non la so.
Ma so che sarà.
© 2012 G.M. Schmitt
3 commenti:
Sarà.
non amo la poesia,ma la rispetto.
nelle tue poesie non immagino la celebrazione liturgica d'un rito che si svolge tra le navate del tempo e dei gesti della esistenza,ma la contemplazione commossa d'un miracolo perennemente immanente il cui altare è tutta......................................
la terra e,soprattutto,la terra della storia e della vita di un Uomo che vive nella costante tensione fra la promessa e il compimento d'una rivelazione.
in ogni "momento" della Tue parole si vive l'attuazione arcana dell'incontro fra umano e "divino",che illumina il Tuo percorso terreno di una luce...come dire..,sì,di una luce di eternità.
aaron
l'uomo e il poeta sono immersi nel cosmo sterminato e incomprensibile dell'esistenza e non sanno trovare un perché né della vita del cosmo né della loro;
e tuttavia ,pur nella loro angoscia di creature deboli ed effimere,mantengono una superiore dignità che li innalza sugli altri esseri umani.
vorrei avere anche io questa dignità.
aaron
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