Sshh...
non
dire nulla
adesso.
Sveglieresti
ricordi
che
magari non vogliono
esser
risvegliati.
E
altri vogliamo
tenerli
a bada,
vero?
Ci
son memorie, però,
che
son presenza
inevitabile.
Gino
Paoli,
Anouar
Brahem,
il
gatto.
Accompagnano
e
non ridono di noi,
semmai
si commuovono.
Sei
l'oggetto della mia ovazione
con
l'oceano di cui ho memoria.
La
bacheca è piena,
lo
è già da un bel po'!
Difficile
trovarvi uno spazio
dove
appuntare
il
tuo addio.
Ci
vedo ancora
il
tuo a presto,
ma
non si scolla.
E
il tuo
mi
manchi,
ma
nemmeno quello...
Puoi
strappare però
fogli
e fogliettini
che
non hanno più ragion d'essere
e
ritrovarti sotto la luce
delle
stelle
non
come quel che eri
ma
come la signora
che
attende il suo signore.
Muovi
i tuoi passi,
dolci
o eccitati,
verso
una meta,
ma
non riconosci qual è.
Ricordi
ce ne servono pochi
adesso,
quelli
che non si sono mai
addormentati.
Serve
scuoterli?
Mi
si accendono
le
azzurre lampadine
al
solo pensarti.
Ma
non si ode nulla:
questo
silenzio
è
disumano.
© G.M. Schmitt
Nessun commento:
Posta un commento