Sono
nato in questa vita per venirti a cercare?
Non
sarà che hai sbagliato stella,
ché
la mia voleva soltanto spegnersi
paga
di luce e calore e riflesso?
Ma
ammesso che fossi proprio io, dimmi,
chi
dovrei cercare? Perché non ti conosco
e
di sforzi ne ho fatti, mi sono informato
e
mi han detto tutto e il contrario di tutto
eppure
da qualche parte ti ho visto, ti ho già visto.
Ma
con te che cosa ci dovrei fare? Meditarti?
Esaltarti?
Lodarti? Qualcuno lo dice,
altri
dicono il contrario, ma io
non
capisco né gli uni né quegli altri.
Qui
vorrei almeno ricordare, ma c'è
un
suono stridulo che me lo impedisce,
dolore
e strazio non l'avevo quand'ero
stella
e la mia luce è poca adesso
e
quando cammino in mezzo agli altri
non
riconosco che un barlume
dello
splendore che emanavamo.
Facciamo
una cosa? Non ti chiederò spiegazioni,
non
più, né ti pregherò ancora,
ti
ho già detto quel che volevo.
E
non rimboccarmi le coperte,
non
te l'ho chiesto,
per
favore, no.
Splendi
pure per me, lo vedo,
ma
perché hai dovuto spegnerci?
No,
scusa, hai ragione tu:
niente
domande, qui si accetta tutto.
Ma
mi lascerai sognare?
Includerò
anche te, promesso.
Solo,
veglia su di me mentre sogno.
La
luce sei tu.
©
G.M. Schmitt