mercoledì 29 aprile 2015

Immenso

È un amore immenso
quello che pongo tra noi.
            Lo condividerai?
            Rinuncerai?
paura, coraggio razionalità, follia?

È un amore immenso
quello che pongo fra noi
oggi.
           Ogni sacrificio m'è nulla.
           Ogni aspettativa, gioia per il mio fare.
fede, speranza, amore,

follia.

© G.M. Schmitt

martedì 28 aprile 2015

Fuorché l'amore

I fiori dai colori più vividi,
i frutti dal gusto più intenso,
gli aromi dalla fragranza più soave...
questo puoi trovarlo.

E pagine di frasi sinuose,
parole che affondano nell’anima,
storie che donano mondi...
puoi trovare tutto questo.

E le gemme più preziose,
e la luce che disperde l'ombra,
e l’acqua che disseta per sempre...
puoi ancora trovarlo.

E volti dal sorriso autentico,
e mani che ti sorreggono,
e braccia tese per aiutarti...
di certo li troverai.

E un sonno di sogni che accarezzano,
e un fuoco gentile al quale scaldarti,
e cibo delicato che ti dia forza e gioia...
puoi trovarlo senza dubbio.

E una voce che ti rassicura,
uno sguardo che ti consola,
una carezza che ti fa sentire bene...
niente può impedirti di trovarlo.

E una giornata serena,
un ambiente accogliente,
tante presenze liete...
puoi trovare questo e altro ancora.

Ma ciò che mugghia nel mio cuore, Amore...

non lo trovi se lo cerchi,
non lo trovi se lo paghi,
non lo trovi se lo implori,
non lo trovi se lo chiedi,
non lo trovi se ti manca,
non lo trovi se lo vuoi.


C'è.

© G.M. Schmitt

lunedì 27 aprile 2015

Attraversa

Attraversa con me quel greto – ti va?
Raggiungiamo i bimbi che giocano,
uniamoci a loro.
Spandiamo la nostra acqua su di loro,
beiamoli di questa essenza!

Riportiamo il fiume al suo vigore –

ti va?

© G.M. Schmitt

Sto bene

Stavo bene sfiorando la tua vita
e la banalità aveva ancor meno ragion d'essere
di quanta ne abbia in un consesso di illuminati
e il tuo parco turpiloquio faceva solo risaltare
tutte quelle stelle che la tua penna disegnava,
la tua lingua colorava,
i tuoi occhi inseguivano,
il tuo corpo indossava
sul capo come alloro,
al collo come gemma,
ai fianchi come spada
e in punta delle dita
un vampo di ardimento.

Ma tutto questo sfioro ancora
finché la strada è ghiaia
che i nostri piedi rende forti
insieme e distanti.


Non vinti.

© G.M. Schmitt

domenica 26 aprile 2015

Oro

Ti saresti attesa la mia ricchezza?
Ti saresti attesa ch'io ti coprissi d'oro?

Perché d'oro ti avrei coperta
e d'oro non ti saresti saziata.

Ma d'eternità,
tu,
io,
i tuoi figli,
ci saremmo beati.


E d'amore sempre.

© G.M. Schmitt

sabato 25 aprile 2015

Spina

Non togliermi questa spina.
Questa spina mi è preziosa.
Io sogno dei suoi petali.

          E mi addormento grato.

© G.M. Schmitt

venerdì 24 aprile 2015

Non mi mancherai mai

Non mi mancherai mai,
         perché siamo avvinti
         e una svolta del capo

         mi porta dentro te.

© G.M. Schmitt

giovedì 23 aprile 2015

"Amore"

Se il torrente si prosciuga,
io sono acqua.

Se le mura crollano,
io sono malta.

Se il desiderio scema,

io sono.

© G.M. Schmitt

mercoledì 22 aprile 2015

Aria – Respiro – Acqua

Quando vagavamo nel deserto non ti mancava l'aria,
il tuo respiro era lieve
e l'acqua un miracolo.

Giunti alla nostra terra fosti inondata d'acqua
e il tuo respiro era lieve
e l'aria un miracolo.

Bussarono alla tua porta per chiederti di aiutarli
e il tuo respiro era lieve
e non sapesti dire no.

Costruirono una città intorno alle tue virtù
e al tuo respiro lieve
e all'acqua che ti fluiva intorno
e all'aria che le donava sapore.

Una città fu eretta
intorno al tuo

respiro lieve.

© G.M. Schmitt

martedì 21 aprile 2015

Lì lì

Ero lì lì per rinunciare,
l'ammetto.
Un tubetto di quelli giusti al fianco
             – ho un fratello infermiere!
E una coltre calda e confortevole.

Ho pensato, poi,
che la coltre calda e confortevole
sarebbe tornata utile anche domani.
             – e che tu, dormiente,
riposante, non meritassi questo.

La coltre, il pensiero e la rinuncia
mi tornano indietro adesso,
             – come un vomito.

A che punto sei della strada

verso il mio abbraccio?

© G.M. Schmitt

lunedì 20 aprile 2015

Al fiume

Giocavano con l'acqua
ed erano adorabili.

Osservavo il greto
e dicevo tra me e me:
Un passo e sarei lì”.

Ma i bimbi giocavano
ed erano gioia.

Il greto prendeva vita
con l'acqua di un secchiello.
Solo un misero ostacolo”, mi dicevo.

Ma i bimbi ridevano
e il loro gaudio era contagioso.

Vidi la mamma sullo sfondo,
bella più di qualsivoglia idea.
Passerò il fiume adesso”, mi imposi,

ma lo implorai ai bimbi.

© G.M. Schmitt

domenica 19 aprile 2015

Quand'anche

E quand'anche ti incontrassi
tra i brandelli d'una casa in sfacelo,
non sarei lì ad accarezzarti l'anima?

E quand'anche fossero solo ceneri
a farci da tappeto nella miseria,
non sarei lì a soffiare col tuo respiro?

E quand'anche fosse solo fola
ad offuscare il tuo sguardo,
non osserverei il tuo peregrinare in lacrime?


Non sarei lì ad attenderti?

© G.M Schmitt

sabato 18 aprile 2015

Abbracciami e sarò perduto

Abbracciami e sarò perduto,
ma perduto immensamente
e grato.


Grato di sapore eterno.

© G.M. Schmitt

venerdì 17 aprile 2015

Ogni tua piccola gioia

Ogni tua piccola gioia
è un mio privilegio!

Come mai?

Mai dire a una farfalla
che domani non sarà più.

È splendida in eterno.

© G.M. Schmitt

giovedì 16 aprile 2015

Gioco con i sassi

Gioco con i sassi
e mai son sazio.
          Li lancio, li osservo.
          – Li disprezzo perché cadono,
          ma ne ammiro il volo
                   – estasiato.

Gioco con i sassi,
ma vorrei trattenerli.
         Li lancio, li osservo.
         – Mi mancano perché van via,
         ma ne invidio il destino
                    – estasiato.

Gioco con i sassi
e penso di farla finita.
         Li lancio, li osservo.
         – Li amo perché son io a lanciarli,
         eppure ne temo il destino

                     – ma son sassi.

© G.M. Schmitt

mercoledì 15 aprile 2015

Futuri

Non vedi un futuro con me.

E con chi lo vedi?

Non ti ho mai chiesto di avere un futuro con me,
ma di centellinare una vita con me.


Questo è il mio invito.

© G.M. Schmitt

martedì 14 aprile 2015

Un'idea orribile

Ti amo e ti lascio dopo la sorpresa,
dopo l'estasi e l'eccelso,
dopo il tuo viso e la tua pelle,
dopo la tua anima e il tuo profondo.

Ti amo e ti lascio amore mio

profondo immenso irraggiungibile

amore mio ti amo e ti lascio.

Perché ti amo amore mio,
perché se questo limbo
facesse male soltanto a me,
lo sopporterei.

Ma fa male a noi e perciò
ti lascio amore mio.
E ti amo.


E ti amo da morire.

© G.M. Schmitt

lunedì 13 aprile 2015

Travolgente

Travolgente fu
la corsa verso il precipizio
e cieca.

È risalendo il dirupo
che respiro a pieni polmoni
l'aria fine e incontaminata
e ammiro estasiato
la pianta, le gemme, i fiori.

I tuoi mille piccoli fiori.
Le tue mille impagabili gemme.

E della pianta le radici
affondano proprio lì:

dove siamo caduti.

© G.M. Schmitt

domenica 12 aprile 2015

Tre volte fa

La terra ha tremato lì,
ma il sole sta calando qui,
e in questo letto pregno d'ansie
prego per te
e medito te
e aspiro te....
e i cavalli che mai cavalcherai
                   e gli sci che mai indosserai...

Ma l'amore che non verrà mai meno
                   – nonostante noi.

Quello ci sosterrà
                   – nonostante noi.

La terra continua a tremare,
il sole sorge ancora, amore,
                   ti accolgo come un pensiero,
                   sublime, reale.
                   Ti accolgo come carne,
                   sublime, reale.

Amore...

Non è tutto qui.

© G.M. Schmitt

sabato 11 aprile 2015

Illuminazione

Ho scoperto un segreto, oggi,
dell'amore,
amore.

Restar quieti in attesa della quiete,
gioiosi in attesa della gioia.

Operosi in attesa dell'abbraccio.


Amore.

© G.M. Schmitt

venerdì 10 aprile 2015

Non stancarti di me

Non stancarti di me.
          Puoi stancarti di te,
          puoi stancarti del tempo
          che consacri
          ai tuoi molteplici impegni.

Non stancarti di me.
          Puoi stancarti del passato.
          Puoi stancarti del tempo
          che ha minato tanto
          di quel che ti era caro.

Non stancarti di me.
          Puoi stancarti della fola,
          puoi stancarti del tempo
          in cui guardi oltre e vedi
          ciò che mai vedrai.


Non stancarti di me.

© G.M. Schmitt

giovedì 9 aprile 2015

Dormivi

Dormivi.
Ti Ho svegliata.
Pregno dei tuoi daffare
ho distolto lo sguardo.

No, non l'ho mai distolto:
l'ho volto al di là.

Dormivi.
Ti ho svegliata.
Pregno delle tue delusioni
ho distolto lo sguardo.

No, non l'ho mai distolto,
l'ho volto al mio amore.

E quando ti sveglierai,
amore mio,
forse cercherai il mio sguardo.

Seguilo:

ci condurrà oltre quel greto...

© G.M. Schmitt

mercoledì 8 aprile 2015

Non m'interessa

Non mi interessa morire
fra cinque minuti.

Ma se ne avessi la certezza,
comincerei a preoccuparmi.

Non mi interessa ricevere
una tua telefonata.

Ma se sapessi che me la donerai,
comincerei ad aprirmi.

Non mi interessa donare
tutto me stesso.

Ma se sapessi che apprezzeresti,

comincerei a cernermi.

© G.M. Schmitt

martedì 7 aprile 2015

La misura dell'amore

Se la misura dell'amore
fossero i soldi,
come potrei amarti?

Ma se la misura dell'amore
           è amore,
           benevolenza,
           sollecitudine,
           pazienza,
           generosità,

come potrei non amarti?

© G.M. Schmitt

lunedì 6 aprile 2015

Perduto

Da quando ti conosco
sono perduto...

No!

Sono ritrovato!

Immensamente
perduto.

Infinitamente ritrovato.

© G.M. Schmitt

domenica 5 aprile 2015

Di qua e di là

Qualcosa di qua
spinge verso di là.

Di là, però, non c'è niente.


Di qua sussulto, amore mio.

© G.M. Schmitt

sabato 4 aprile 2015

Luoghi

I tuoi luoghi oscuri
io non li conosco.

        Ma sono efemera
        e mi attornio di luce.

E i tuoi luoghi lucenti

io li conosco.

© G.M. Schmitt

venerdì 3 aprile 2015

Casualmente

Casualmente
          era il blues che mi guidava.
Casualmente
          era il cibo che volevo farti provare.
Casualmente
          erano i tuoi bimbi che volevo accudire.
Casualmente
          era il tuo cuore che volevo custodire.
Casualmente
          era il mio cuore che volevo sanare.
Casualmente
          non c'è nulla di più, ma solo un'altra cosa.

Casualmente ti ho incontrata,

ma caparbiamente ti amo.

© G.M. Schmitt

mercoledì 1 aprile 2015

Ebbro

M'inebrio di te,
          della tua saggezza,
          d'ogni lacrima versata
          per salvare un tesoro,
          d'ogni sorriso diffuso
          per preservare l'oro.

Ebbro son di te
          e la calura m'è giovamento
          perché induce al tuo ristoro
          e ansia e affanno son men che fola
          perché so che me da te ritrovo.

Ebbro son di te,
          amore,

e sobrio non son mai.

© G.M. Schmitt