sabato 28 febbraio 2015

Tessere

La notte sta cedendo all'alba,
ma il sonno ancora non mi coglie.
Tesso fili che non so tessere
e chissà se ne ritroverò i capi.

Se provo a chiudere gli occhi
e li tengo serrati strettamente
qualcosa mi coglie, ma non è sonno
e non è sogno.
Sono gl'incubi peggiori
ch'io riesca a concepire,
perché tutti gli altri
li ho dimenticati.

Mi alzo,
ricomincio a tessere,
ma non so tessere, mi dico,
eppure continuo a farlo.

È giorno pieno, ormai,
e la mia coperta è ultimata.
Ma la notte è andata, non servirà.
L'afferro per un lembo
e dal balcone la getto al sole.

Ho bisogno di dormire, adesso.

A me il sogno. Al sole il resto.

© G.M. Schmitt

venerdì 27 febbraio 2015

La nota dissonante

Una nota dissonante
in una melodia soave,
l'onda placida
e poi,
zac,
lo scoglio.

I lunghi giorni
di degenza
senza mai dimenticare.
No,
non lo scoglio che infranse,

ma la melodia soave,
l'onda placida,

la nota risonante.

© G.M. Schmitt

giovedì 26 febbraio 2015

Siamo dell'onda

Non siamo nell'onda, noi,
ma conosciamo spiaggia e sole
e quiete e tempesta.

Non siam migranti, noi,
ma conosciamo orizzonti e mareggiate
e volti ostili e sferzate.

Non siamo sconfitti, noi,
ma conosciamo l'ira del tiranno
e il pane amaro e il circo.

Non siamo moribondi, noi,
ma conosciamo il sibilo della falce
e l'odore aspro dell'erba recisa.

Siamo illuminati, noi,
perché da te a me e da me a te
fluisce la certezza:
siamo dell'onda.

Ed è cristallo al sole.

© G.M. Schmitt

mercoledì 25 febbraio 2015

Al mare

Ho riso di gusto
quando
di gusto hai sorriso tu
nel momento in cui
sono entrato in acqua
e ho iniziato a sguazzare.

Il fresco e l'agio e l'onda e io
che sapevo soltanto restare a galla.


Poi sei entrata in acqua tu.

© G.M. Schmitt

martedì 24 febbraio 2015

Inoppugnabile

Ecco che cosa mancava
sulla tua tavola.
Una rosa
che
ti sbocciasse
davanti.

E tra me e te
fosse

inoppugnabile.

© G.M. Schmitt

lunedì 23 febbraio 2015

Non si può dimenticare il poeta

Non si può dimenticare il poeta

ma quel bacio, perfetta
fusione di bocche e di anime
senza passato,
senza futuro –
, nemmeno quello si può dimenticare.

È gioia per sempre, scrisse Keats.


Il poeta non può dimenticare.

© G.M. Schmitt

sabato 21 febbraio 2015

I dottori mentono

Sai che mi succede?
Mi batte il cuore quando ti vedo,
mi batte pure quando ti penso
e come mi batte quando mi manchi!

Il dottore ha detto: è normale,
il tuo cuore ha sempre battuto,
altrimenti non saresti qui!


Non gli ho creduto.

© G.M. Schmitt

venerdì 20 febbraio 2015

La notizia

Circolava una notizia,
m'hanno detto,
non una voce di corridoio,
non un pettegolezzo.
Una notizia vera, dicevano.

Ma ho cercato sui giornali,
ho vagato su Internet,
ho chiesto ovunque in giro,
nessuna traccia di notizie nuove.

Forse era diffusa tra gli astri,
ho noleggiato un telescopio
e consultato le mappe astrali,
tanto per stare sul sicuro.


Una notizia! Che bello.

© G.M. Schmitt

giovedì 19 febbraio 2015

Mi fido

Ancora non so – e quando lo saprò
sarà ormai tardi per fare
buon uso dell'informazione –

quanti giorni o mesi o anni
o vite o stelle o pianeti
o cosmi o infiniti o glorie

ancora non so...
quanto di questo
vivremo insieme.

Sai,
ho calciato quand'ero sicuro

che mi stessi osservando.

© G.M. Schmitt

mercoledì 18 febbraio 2015

Tra parentesi

(mi manchi da morire
e non te lo dico.
Ti manco, dici,
ma lo dici quando
non ti manco più
perché ci siamo.

(vuoi sicurezza e futuro
e un uomo che non russa
e non ti basto io
e non son bastante io,
ma non sono
superfluo, dici,
quando ci stringiamo.

(hai lasciato il passato
per rivelarti un futuro
con i bimbi e la gioia che meriti
tra case e viaggi e mare
e amici di una vita
tra cui non ci sono io
perché non è da una vita, e
che importa se a me invece pare tale?

(siamo così diversi, insisti,
tu impegnata e sempre in pista
e io che me la prendo comoda,
tu la vedi così,
e non esco mai di casa
e di amici non ne ho
tranne, forse, il mio taccuino.

(entrambi controlliamo la posta
e entrambi non ci vediamo
e non ci leggiamo
aspettando spesso invano
il primo passo dell'altro
che è comunque con noi.

(che ci azzecca, poi,
se t'amo? se m'ami?)

È un sollievo che ciò

sia fuori delle parentesi.

© G.M. Schmitt

martedì 17 febbraio 2015

Mente creativa

Non ho mai percepito
un ostacolo
tra noi
e il futuro.

L'hai visto tu.

Magari son cieco, ma
non l'ho nemmeno
sentito
toccato
odorato
assaporato.

La mente è creativa,
io lo so,

ma il cuore la batte.

© G.M. Schmitt

lunedì 16 febbraio 2015

Quello che non si può dire

Non può dire un gesto
lo sbocciare di un fiore.

E non può un fiore dire
dell'ape che l'accarezzava.

Non può l'ape dire
del filo d'erba che l'ha sfiorata.

E l'erba non può dire
del vento che l'ha piegata.

Il vento non ha bocca per dire
dell'onda che ha invaso la spiaggia.

E la spiaggia non può dire
che l'onda le ha dato vita.

Sbocciato un fiore,
un gesto lo ha colto,
un sorriso è risorto.

Il sorriso non può dire grazie

al gesto che lo ha generato.

© G.M. Schmitt

domenica 15 febbraio 2015

Dalla tua bocca

Tra i tuoi capelli
incanti
e dalla tua bocca

le parole dolci
le parole sagge
le parole dure
le parole pure

che vanno e ritornano
come risacca
che a volte
accarezza la spiaggia,
altre volte
la scombussola.

E
sempre
non abbandona

mai.

© G.M. Schmitt

sabato 14 febbraio 2015

Rischiamo di fare notte

Se aspettiamo
che arrivi la luce
rischiamo di fare
notte
e sarebbe un peccato.

Giochiamocela nel parco giochi,
invece, e poi magari il
giorno
gli darà il senso che merita.

Intanto, però, non demordiamo
e addentiamo feroci il
nulla
ché lasci spazio al
vuoto.


Quello riempiremo.

© G.M. Schmitt

venerdì 13 febbraio 2015

Chi ci ha visti insieme?

In vicoli e stradine e angiporti
tra ratti e gatti e scarti.

Su viali e piazze e promenade
tra dandy e sognatori e folli.

Al tavolo unto di un'osteria
tra reietti e spretati e avvinazzati.

Al ricco desco della bugia
tra falsi e obesi e ammanigliati.

Sul lungolago, nel borgo, alla festa
tra sguardi e sguardi e ancora sguardi.

Sotto il faro mano nella mano
e un bacio sopra le candele
e piatti colmi di frutti del mare
e vino che brilla nei calici
e i tovaglioli salmastri
e la brezza tiepida

che non spegnerà il fuoco.

Chi ci ha visti insieme?

Insieme

siamo.

© G.M. Schmitt

giovedì 12 febbraio 2015

Il sole nei tuoi capelli

Non hai bisogno

di sole o di sembianze

di sole per dar luce

al sole dei tuoi capelli


nel sole. Basti tu.

© G.M. Schmitt

mercoledì 11 febbraio 2015

Occhi come lampadine

Sì, io e te,
liberi da catene,
ma chiusi in una stanza.

Le tapparelle abbassate,
occhi come lampadine,
respiri come rumore bianco.

Io e te nella penombra,
i corpi che s'accarezzano,
mentre aldilà il giorno scorre.

E le tapparelle ancora abbassate
quando fuori è buio ormai.

Lasciamole così, Amore:
che la nostra luce

non si disperda.

© G.M. Schmitt

martedì 10 febbraio 2015

Colore

Come un arcobaleno
non posso fingere
i colori.

Posso esserci
o non esserci
ancora,

ma

ogni mio colore
vuole esserci

ora.

© G.M. Schmitt

lunedì 9 febbraio 2015

Frammenti di sogni

Che cosa cerchiamo
quando cerchiamo

tra le pagine di libri
da tempo letti e messi via

nelle tasche di vestiti
ormai smessi e maleodoranti

nei cassetti bloccati
e mai più usati né riparati

nelle tasche interne
di giacche e paltò rifiutati e abbandonati

dietro le ragnatele di ripostigli
e bui e sporchi e polverosi

dietro le foto nuove
inserite in cornici vecchie di decenni

tra le pagine di taccuini
colmi di parole e sigillati dal tempo?

Frammenti di sogni, forse?

Sogni infranti, distrutti, devastati.
Sogni che non valeva la pena sognare.
Sogni che hanno partorito altri sogni.
Sogni che amavamo soltanto
perché erano sogni.
Sogni che in fondo odiavamo,
ma da cui dipendevamo.
Maniglie di porte che danno su baratri
e porte di stanze
che ci hanno confortato
per un'ora o due.

Sogni che non vale la pena ricordare.

Ma in assenza di bevanda
basta una pozzanghera
a lenire l'arsura?

Non sarà meglio attendere
pazienti il nostro acquazzone?

D'acqua fresca e audace e vera.

© G.M. Schmitt

Scelte

Scelte ineluttabili e
scelte obbligate e
scelte casuali.

Scelte mai compiute e
scelte cadute nel vuoto.

La scelta del carnefice
di atteggiarsi a vittima.

Scelte meditate e
scelte azzardate.

La scelta del gatto solo
che si lascia cadere dal terzo piano
per andare a vivere
con i suoi simili
al pianterreno.

Scelte inaudite e
scelte balzane.

La scelta dell'allibratore
di puntare tutto
sul brocco peggiore.

Scelte da fare e
scelte mai fatte.

La scelta del bimbo
di rifiutare un dono
nella speranza
di ottenere di più.

Scelte mitigate dal tempo e
scelte che il tempo
ha reso macigni.

La scelta del nobile
di servire il vile e
la scelta del vile
di asservire il nobile.

Scelte come cibo e
scelte come fiele.

Scelte per gioco e
scelte astute.

Scelte illuminate e
scelte oscure.

La scelta del misero
di vendere sé stesso
per salvare la sua famiglia.

Scelte malate e
scelte perverse.

La scelta di un luogo
dove posare il capo
quando si è stanchi
di scegliere la strada.

Scelte che son balsamo e
scelte che sono sale
su ferite cancerose.

La scelta compulsiva
di chi ha rinunciato
a scegliere di nuovo.

La scelta della carta e
della busta e
della penna.

La scelta del segno.

La scelta d'amore
di chi nulla vuole stringere
tra le mani
per poterti sempre
abbracciare e
accarezzare e
incoraggiare.

La scelta dell'onda
che ritorna al mare.

La scelta dell'amore
che sfida il sole.

La scelta di cui
non ci si pentirà mai.


– la mia scelta.

© G.M. Schmitt

Scogli

Son vane le onde
su scogli
che non si sgretolano?

Son ricchezza
finché gli scogli le accolgono.

Può uno scoglio respingere l'onda?

Perché dovrebbe?


Se ne bea.

© G.M. Schmitt

domenica 8 febbraio 2015

Luce

Cime innevate
e farfalle bianche
sparse su anemoni,
la spuma del mare
e la tigre albina
in attesa
sulla sponda.
© G.M. Schmitt

mercoledì 4 febbraio 2015

Improvvisazione #16

Devono avermene data una versione sbagliata,
perché non ci capisco niente.
La confronto con quelle degli altri
ma non corrisponde affatto,
quasi si urtano.
O forse è un pezzo unico,
magari vale qualcosa,
potrei provare a rivenderla.

© G.M. Schmitt