Il vuoto puoi ancora riempirlo
ma il nulla proprio no.
© G.M. Schmitt
sabato 23 marzo 2013
giovedì 21 marzo 2013
I blues, accanto a me
A Aaron
Grida
di speranza da sotto le macerie,
sapere
il sole dalle tenebre di una cella,
vedere
rosa quando lei ti volta le spalle,
cantare
la vita quando vorrebbero la tua cetra appesa.
Balzar
giù dal letto
e
entrare nel giorno
e
declamare gli incubi
per
ridurli al silenzio.
Aprire
la porta
e
sfidare la grandine
e
bussare e bussare
fino
a una porta amica.
Rivoltarsi
nel letto
e
alzarsi nella notte
e
affondare l'ambascia tra le corde d'una chitarra
e
in tempo per l'alba far riaffiorare il sogno.
Il
lamento di un gatto innamorato,
la
dignità spessa di un cuore infranto,
sputare
nel piatto che t'hanno dato vuoto,
cantare
ancora perché la tua cetra non sarà mai appesa.
Ho
i blues accanto a me.
Non
mi servono davanti:
non
vedrei nulla.
Non
mi servono dietro:
non
spererei nulla.
Li
ho accanto, accanto al mio cuore,
un
secondo cuore
che
senza posa
le
suona al destino.
© G.M. Schmitt
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