C'era una gran disoccupazione.
Si mangiava quel che c'era.
Una crosta, un resto, la buccia d'un limone.
Ma eravamo sazi,
di parole, d'anima, di cuore
e non ci dispiaceva d'esserci
saziati così,
insieme.
Eravamo disoccupati.
Non lo rimpiangeremo.
© G.M. Schmitt
da "Il fiore che non ti ho comprato", Edizioni Ulivo
domenica 10 giugno 2012
domenica 3 giugno 2012
Graffito #8
"E tanti saluti",
disse il cervo al gatto.
Il cervo va, si perde e si dispera.
Ma se il gatto si perde, ne gioisce:
sa riscoprire.
© G.M. Schmitt
disse il cervo al gatto.
Il cervo va, si perde e si dispera.
Ma se il gatto si perde, ne gioisce:
sa riscoprire.
© G.M. Schmitt
venerdì 1 giugno 2012
Scenderò le scale piano
Scenderò le scale piano,
cercando di non far rumore.
Non so per quanto ancora
tu indugerai lassù.
Io,
giunto all'ultimo scalino,
ti attenderò ancora un po'.
Allora ti sarai forse svegliata
e avrai voglia di salutarmi,
magari anche con un abbraccio
e un bacio,
oppure no.
Ma scenderò le scale piano,
tendendo l'orecchio.
Pronto a risalirle.
© 2012 G.M. Schmitt
cercando di non far rumore.
Non so per quanto ancora
tu indugerai lassù.
Io,
giunto all'ultimo scalino,
ti attenderò ancora un po'.
Allora ti sarai forse svegliata
e avrai voglia di salutarmi,
magari anche con un abbraccio
e un bacio,
oppure no.
Ma scenderò le scale piano,
tendendo l'orecchio.
Pronto a risalirle.
© 2012 G.M. Schmitt
Iscriviti a:
Post (Atom)