Scenderò le scale piano,
cercando di non far rumore.
Non so per quanto ancora
tu indugerai lassù.
Io,
giunto all'ultimo scalino,
ti attenderò ancora un po'.
Allora ti sarai forse svegliata
e avrai voglia di salutarmi,
magari anche con un abbraccio
e un bacio,
oppure no.
Ma scenderò le scale piano,
tendendo l'orecchio.
Pronto a risalirle.
© 2012 G.M. Schmitt
4 commenti:
Ciao Giacomo,
passo solo ora a curiosare il tuo blog e inizio da questa poesia che trovo molto bella.
Un caro saluto dalle Marche,
Raffaella
Ciao, ho scoperto il tuo blog tramite Angelo, sei bravissimo! Belissima questa poesia.
Saluti Geisa
vorrei scriverti ma non so dove
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