Quando
tutto è così cupo
e
la luce stonerebbe
e
le ferite non si rimarginano
e
le piaghe son purulente
quando
i pensieri marcano visita
e
le voci sono otri distanti
e
la mano che accarezza non lo sa fare
e
il sollievo non lo vuoi perché poi sarà come prima
quando
ricordi che il disegno era di morte
e
quel cappio stilizzato a qualcuno era destinato
e
per convincertene sali sulla sedia lentamente
e
sei troppo in basso per arrivarci
forse
devi alzarti
un
po' di più
al
di sopra di questa folla
che
dell'uomo non sa nulla
e
ha finito le cartucce
per
decidere il destino.
© G.M. Schmitt