lunedì 9 febbraio 2015

Frammenti di sogni

Che cosa cerchiamo
quando cerchiamo

tra le pagine di libri
da tempo letti e messi via

nelle tasche di vestiti
ormai smessi e maleodoranti

nei cassetti bloccati
e mai più usati né riparati

nelle tasche interne
di giacche e paltò rifiutati e abbandonati

dietro le ragnatele di ripostigli
e bui e sporchi e polverosi

dietro le foto nuove
inserite in cornici vecchie di decenni

tra le pagine di taccuini
colmi di parole e sigillati dal tempo?

Frammenti di sogni, forse?

Sogni infranti, distrutti, devastati.
Sogni che non valeva la pena sognare.
Sogni che hanno partorito altri sogni.
Sogni che amavamo soltanto
perché erano sogni.
Sogni che in fondo odiavamo,
ma da cui dipendevamo.
Maniglie di porte che danno su baratri
e porte di stanze
che ci hanno confortato
per un'ora o due.

Sogni che non vale la pena ricordare.

Ma in assenza di bevanda
basta una pozzanghera
a lenire l'arsura?

Non sarà meglio attendere
pazienti il nostro acquazzone?

D'acqua fresca e audace e vera.

© G.M. Schmitt

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