Non c’è più niente da ridere,
a volte torno a pensarlo,
ma si ride ancora, si scherza ancora,
tutto in noi è predisposto.
Non posso ridere di chi non c’è,
non posso farlo di chi non sarà,
posso ridere per mere sciocchezze
e per paura, per scherno, per odio.
Questa volta voglio ridere di me,
voglio studiarmi e ridere
per non prendermi a cinghiate,
voglio ridere fino alle lacrime.
E poi piangere davvero.
© G.M. Schmitt
Nessun commento:
Posta un commento