venerdì 17 marzo 2017

Seppe di volare

Come colui che seppe di volare
perché la terra era sempre più distante
e il cielo sempre più vicino
e seppe di precipitare
vedendo il cielo allontanarsi
e la terra venirgli incontro,

sappiamo, noi, con gli occhi chiusi
perché dopo l'abbraccio non fugga
il nostro sonno ora quieto,
che stiamo ancora sognando,
affrancati come siamo
dal giogo di distinguere

fra terra e cielo.

© G.M. Schmitt

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