Ti
sei fiondata nell'anima,
hai
esaltato il mio sentire,
hai
svelato nuovi mondi
incomparabili.
Ti
ho osservata alla finestra
indugiare
sulla gente in strada,
ma
poi il tuo sguardo s'è posato su me
incomparabile.
Sei
partita con un frettoloso ciao
e
dove hai vagato me lo hai celato,
ma
da chissà dove mi hai rivolto un cenno
incomparabile.
Piove
che Dio la manda giù,
piove
da quando mi hai detto addio
e
pare che continuerà a piovere
nel
mio grembo e nel tuo
per
chissà quanto tempo ancora.
Ma
un altro raggio di sole, uno,
voglio
credere che ci sarà concesso
per
quest'istante che siamo qua.
© G.M. Schmitt
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