Le
ali erano spiegazzate,
come
se un forte vento
le
avesse violate.
Non
ci furono spasmi
né
parole consolatorie,
ma
perdurava un sorriso,
o
almeno sembrava un sorriso,
dopotutto
non era che un becco.
Mi
guardai allo specchio,
senza
far caso alle ali,
e
vi scorsi un seme di gioia.
Ogni
altro seme era volato via,
quello
era germogliato.
Perché
chiudessi la finestra,
però,
dovette
prima aprirsi
la
porta.
© G.M. Schmitt
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