Avrai
altri occhi
che
questi miei,
abili
a
sondare, scrutare, esaltare
la
tua bellezza?
Avrai
altre mani
che
queste mie
soavi,
attente e scrupolose
per
avvolgerti
di
carezze?
Avrai
altre orecchie
che
le mie
sapienti,
candide e sincere
per
udire e ascoltare e ritenere,
come
l'acqua un pozzo,
il
miele delle tue parole
e
filtrare,
come
il setaccio fa con l'oro,
ciò
che vuol sporcarti l'anima?
Avrai
altra lingua
che
questa mia,
pura,
delicata e devota,
per
condurti in paradisi,
per
donarti quiete,
per
recarti conforto?
Avrai
altri piedi
che
questi miei,
forti
e lesti e resistenti,
per
accompagnarti
quel
miglio in più?
E
avrai altre braccia
che
queste mie,
aperte
e calde e avvolgenti,
per
sostenerti
e
accoglierti
quando
sarai stanca
di
salire ancora?
Avrai
altro amore
che
questo mio,
totale,
che
l'essere tuo tutto
compenetra
e
sé stesso illumina
al
contatto
con
il tuo cuore?
Della
nostra equazione
la
soluzione
non
sarà mai un'altra.
Dilettati.
© G.M. Schmitt
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