Piangiamo
i nostri morti
perché
non possiamo piangere
la
nostra morte,
il
nostro trucido,
vano
egoismo.
Crediamo
di celebrare la vita
versando
oboli senza passione
perché
al di qua
non
ci turbino
crisi
di coscienza.
Navighiamo
credendo il mare
libero
e tutto nostro
ma
poi cozziamo:
menti
stupefatte
dell'esistenza
dell'altro.
© 2014 G.M. Schmitt
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