Nel
labirinto tuo
fatto
di porte e di viali
che
danno su altre porte
che
s'aprono su altri viali
m'imbatto
in silenzi
e
scanso segreti,
odo
ciò che dovrei ignorare
e
annaspo tra i fumi di un'assenza.
Ho
smesso di chiedermi
dove
sono e dove sarò,
ho
smesso di studiare
una
strada che mi porti all'uscita:
ho
smesso di non credere
che
non posso perdermi
e
non ritrovare più avanti
ciò
che mi ha spinto qui dentro.
Per
poi uscire dall'alto
stringendolo
a me.
© 2014 G.M. Schmitt
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