sabato 16 agosto 2014

Cieli

L'abbandono, Signore,
perché le mie mani
non sanno trattenerla.
Sapevano amarla senza cedimenti,
le mie mani, questo sì!
E condurla a un cielo...

L'abbandono, Signore,
perché la mia anima
non sa trattenerla.
Sapeva soffiar via i pensieri bui,
la mia anima, questo sì!
E condurla a un altro cielo...

L'abbandono, Signore,
perché le mie orecchie
non sanno trattenerla.
Sapevano raccogliere ogni sospiro
per ridarle respiro, questo sì!
E condurla a un nuovo cielo...

L'abbandono, Signore,
perché i miei occhi
non sanno trattenerla.
Sapevano indurre azzurri incanti
nella selva dei suoi, questo sì!
E condurla al prossimo cielo...

L'abbandono, Signore,
perché le mie braccia
non sanno trattenerla.
Sapevano sorreggerla, però,
in abbracci immensi, questo sì!
E condurla al seguente cielo...

L'abbandono, Signore,
perché la mia lingua
non sa trattenerla.
Sapeva tacere e poi saettare
per illuminarla, questo sì!
E condurla a un cielo più su...

L'abbandono, Signore?
Perché il mio cuore non sa
come trattenerla?
Sapevo farlo, un tempo, sì?

Ho ceduto alla terra il mio ultimo seme.

© 2014 G.M. Schmitt

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