L'abbandono,
Signore,
perché
le mie mani
non
sanno trattenerla.
Sapevano
amarla senza cedimenti,
le
mie mani, questo sì!
E
condurla a un cielo...
L'abbandono,
Signore,
perché
la mia anima
non
sa trattenerla.
Sapeva
soffiar via i pensieri bui,
la
mia anima, questo sì!
E
condurla a un altro cielo...
L'abbandono,
Signore,
perché
le mie orecchie
non
sanno trattenerla.
Sapevano
raccogliere ogni sospiro
per
ridarle respiro, questo sì!
E
condurla a un nuovo cielo...
L'abbandono,
Signore,
perché
i miei occhi
non
sanno trattenerla.
Sapevano
indurre azzurri incanti
nella
selva dei suoi, questo sì!
E
condurla al prossimo cielo...
L'abbandono,
Signore,
perché
le mie braccia
non
sanno trattenerla.
Sapevano
sorreggerla, però,
in
abbracci immensi, questo sì!
E
condurla al seguente cielo...
L'abbandono,
Signore,
perché
la mia lingua
non
sa trattenerla.
Sapeva
tacere e poi saettare
per
illuminarla, questo sì!
E
condurla a un cielo più su...
L'abbandono,
Signore?
Perché
il mio cuore non sa
come
trattenerla?
Sapevo
farlo, un tempo, sì?
Ho
ceduto alla terra il mio ultimo seme.
© 2014 G.M. Schmitt
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