Vuoi
dormire da sola,
così
nessuno turberà
il
fruscio delle foglie al vento
quando
ti alzi di notte
e
il raglio dell'asino
quando
vai ad accogliere
al
giorno i tuoi bimbi.
E
dormo solo anch'io
sebbene
vorrei stringere
prima
e dopo l'oblio
le
parole e i sensi e i silenzi
di
cui trabocchiamo entrambi
quando
il sonno non è ancora
il
nostro ospite d'onore.
Ma
sonni e veglie nostri
non
si perdono mai di vista,
fossimo
anche su mondi distanti.
L'occhio
sveglio sono loro,
noi
gli incoscienti.
Ma
noi,
volendo,
sapremmo
essere
beati.
© 2014 G.M. Schmitt
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