Qualcosa
che faccia meno il solletico
Qualcosa
che dia meno prurito
Qualcosa
che mi faccia sentire a mio agio
in
mezzo al fermento, al tumulto, alle morti.
Qualcosa
che sia meno statistica
Qualcosa
che non ne uccida due per farne vivere uno
Qualcosa
che mi dica che sono
con
te se non ci sei, con lui se ti tiene via da me.
Qualcosa
che sia vicino a uno zero
Qualcosa
da cui ripartire
Qualcosa
che sia fiorire
sul
bordo di una lapide e non sia lutto.
Qualcosa
che faccia meno rammendo
Qualcosa
che non sia una toppa
Qualcosa
che sia meno inutile
di
uno straccio intorno al rubinetto che perde.
Qualcosa
che non sia cattivo
Qualcosa
che addolcisca il palato
Qualcosa
di buono in cui affondare
senza
sporcarmi le mani, senza sozzarmi l'anima.
Qualcosa
prima di abbandonare
Qualcosa
prima di tirare il freno
Qualcosa
che mi faccia scendere dall'auto
senza
prendere la scossa, senza venirti a cercare.
Qualcosa
che io possa capire al volo
Qualcosa
che non richieda fede
Qualcosa
che posso toccare con mano
perché
prima l'ho chiesta per il bene mio.
Qualcosa
che oltre il punto inizi
Qualcosa
che non hai bisogno di tradurre
Qualcosa
che quando hai sete, tanta
ti
ci immergi il capo e non anneghi.
Qualcosa
che non deve chiamarti due volte
Qualcosa
che non cambia se sei solo
Qualcosa
che quando arrivi per prenderla
decidi
di lasciarla lì per non negarla.
Qualcosa
che dica che cosa c'è
Qualcosa
che dica che cos'è vero
Qualcosa
che non faccia irritare
amici
stanchi del mio ciarpame.
Qualcosa
che non pretenda d'essere Dio
Qualcosa
che non disegni a un cieco
Qualcosa
che di un aldilà al di là
anticipi il dono di una vita intera.
Qualcosa
che sia meno tenebre
Qualcosa
che sia più o meno luce
Qualcosa
che non cancelli la strada
che
orme pazienti hanno tracciato.
Qualcosa
che mi dia cibo quando ho fame
Qualcosa
che mi dia appetito quando ho da mangiare
Qualcosa
che mi nutra se mangio
anche
se dormo, anche se non piglio pesci.
Qualcosa
che mi umili mentre umilia te
Qualcosa
che regga il mio sguardo che regge il tuo
Qualcosa
che quando dobbiamo parlarne
si
spieghi da solo e mi spieghi ancora.
Qualcosa
con cui possa dormire in pace
Qualcosa
senza battaglie tra lenzuola madide
Qualcosa
che in un letto ci possa star bene,
null'altro
sostenendo che un sorriso.
Qualcosa
che non dica più di quand'ero piccolo
Qualcosa
che cancelli le mie colpe
Qualcosa
che mi faccia nuovo e migliore
e
nuovo mi renda alla vita che invecchia.
Qualcosa
che non mi faccia più penare
Qualcosa
che non sia lo strazio della sterilità
Qualcosa
che non affondi ancora la lama
su
chi non è padre madre marito amante.
Qualcosa
oltre il sole e la luna e le stelle
Qualcosa
che non è mai stato ritrovato
Qualcosa
che fa male al cuore perché né luce né sangue,
ma
lo vuoi lo stesso perché un gusto l'avrà.
Qualcosa
che non riesca a dimenticare
Qualcosa
che soccorra istante dopo istante
Qualcosa
che non possa più rimpiangere
quando
è tardi, è sera, le invenzioni sono chiuse.
Qualcosa
che interrompa il circolo
Qualcosa
che spezzi la fame di chi non ha fame
Qualcosa
c'è già, nella sua vanità,
non
altro ci spetta, la grazia se vuole.
Qualcosa
che capiremo.
©
G.M. Schmitt
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