di Marina I. Cvetaeva
Tu non mi caccerai via in nessun posto:
non si respinge la primavera!
Tu non mi toccherai, nemmeno con un dito:
troppo teneramente io canto verso il sonno.
Tu non mi diffamerai:
il mio nome è acqua per le labbra!
Tu non mi lascerai:
la porta è aperta, e la mia casa è vuota!
Traduzione di Pietro A. Zveteremich
© Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano, 1979
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