domenica 17 settembre 2023

Scrittura

Tempero la matita,

poi ne smusso la punta,

la voglio morbida sulla carta,

grassa e grossa la scrittura,

ch’io la riconosca sempre.

 

Tiro fuori la risma buona,

la carta quella da 120 g/m2,

per dare un po’ di prestigio

alla scrittura grassa e grossa.

 

Mi siedo comodo comodo

sulla mia sedia migliore,

la coinvolgo e m’impegno

nella scrittura grassa e grossa.

 

Mi alzo, a fine sessione,

e stappo una birra,

poi un’altra ancora e brindo

alla mia scrittura grassa e grossa.

 

La matita ormai è consumata,

non restano che polvere di grafite,

trucioli e punte spezzate, del dio

di quella scrittura grassa e grossa.

 

© G.M. Schmitt

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