Proclamavi
ti amo
e
baciavi, me
come
fosse l'ultimo bacio
che
avresti mai dato.
Ma
il bacio è invasivo
e
non sei innamorata
eppure
tra le gambe tue
–
amate –
qualcosa
mi bacia.
Declamavi
beata
le
virtù della lentezza
e
con me ti univi
auspicando
lì fuori il finimondo.
Ma
il sesso altruista
maschio
non è ed è l'uomo che vuoi
eppure
tra le braccia tue
–
adorate –
qualcosa
mi blocca da te.
“Ad
avercelo un tipo così”, dici tu,
“che
t'accompagna e sempre attende
a
ogni mia lungaggine”,
sempre
sorridente e ardente.
Ma
non va bene ch'io aspetti
senza
nervi né pretese
perché
l'uomo vero, e già,
ti
sgriderebbe muoviti, andiamo via.
Non
è stata una giornata perfetta?
Peccato,
avremmo
potuto ancora amarci.
Ma
sono un uomo e un uomo,
lo
so da me,
anche
se non lo credi,
anche
se non lo vedi,
anche
se non lo saprai,
finisce
che t'ama troppo e muore.
© G.M. Schmitt
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