Le
mie orme sul vostro selciato non son belle?
Mi
scuso, mi scuso, credevo non si notassero nemmeno!
Ve
l'ho rovinato, financo distrutto?
Chiedo
venia e mi prostro e trattengo le lacrime;
credevo
davvero che fosse questa la mia strada.
Non
potevo sapere, non colpitemi, oppure sì
e
facciamola finita.
Quando
ho imparato a camminare
non
mi hanno dato una mappa o un itinerario
e
men che meno mi hanno detto
di
andare a scovare il mio tesoro.
Un
tozzo di pane mi hanno dato
e
mi hanno detto di iniziare a muovermi
per
trovarne dell'altro e vivere.
E
sapete quante volte ho pensato
che
basterebbe non trovarne più
per
non sporcar più il suolo altrui?
Ci
ho pensato, sì, ma non pensano i miei piedi
e
quelli si spostano, anche in fretta, a volte,
pur
se son stanchi e questa volta
mi
han portato qui.
Scelta
sbagliata? Ma i piedi non pensano,
lasciano
orme, anche se non vogliono.
E
così, eccomi qui. Avrei un po' di fame,
ma
avete ragione voi, sì, facciamola finita
e
continuate a ingrassarvi voi.
©
G.M. Schmitt
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