domenica 3 agosto 2025

Piccoli mondi

Pensano cose che io non penso

rinchiusi nella stanza gremita,

un piccolo mondo in cui io son l’alieno.

Vivono e sono seri e hanno impegni

e pensano a far girare meglio le quinte.


Io non la penso come loro,

ma non me ne vanto mica.

Mi sento un alieno

(forse perché sono alieno)

e non mi godo la scena

perché devo sforzarmi;

voglio integrarmi,

voglio sguardi altri su di me,

voglio rompere il bicchiere

facendo cin cin e invece

il bicchiere vado a riempirlo di nuovo

e me lo porto fuori

a guardare il cielo

e quel cielo lo investigo

in cerca di un altro

piccolo mondo,

in cerca di un’altra

linea di pensiero.


© G.M. Schmitt


sabato 2 agosto 2025

Ballo in maschera (Qualcuno guarda giù, qualcuno guarda in su)

Vogliono incontrarsi,

parlare e stare sereni,

rilassati e ridere e sorridere,

tenersi la mano e accarezzarsi,

passeggiare sulla spiaggia,

percorrere sentieri,

raggiungere una meta,

una qualsiasi dimora felice.

 

Vogliono percorrere il cammino

abbracciati l’uno all’altro,

attenti a non inciampare.

 

Salutano tutti, sono educati,

son benvoluti e accolti

a ogni festa e a ogni rito.

 

Incontrano qualcun altro,

si appassionano all’avventura,

scalano monti e traversano mari.

 

Fissano nuovi volti e nuovi corpi,

navigano enormi fantasie,

spingono più in là la delusione.

 

Un giorno osservano mani rugose,

le confrontano con le proprie,

si rispecchiano in volti appassiti.

 

Abbracciano ricordi, si avvinghiano gli occhi,

si tuffano insieme, tornano distanti;

i letti, ormai, sono in altre città.

 

Una maschera a ossigeno li separa,

ma non credono che sarà per sempre,

lo sperano soltanto.

 

Il pastore non ha molte parole,

vorrebbe essere altrove

e altrove si rifugia in fretta.

 

La bara non contiene nulla che sia amato,

i vedovi sfilano via mascherati,

pronti al ballo.

 

Qualcuno guarda giù,

qualcuno guarda in su,

in mezzo scorre il fiele.

 

© G.M. Schmitt