Pensano cose che io non penso
rinchiusi nella stanza gremita,
un piccolo mondo in cui io son l’alieno.
Vivono e sono seri e hanno impegni
e pensano a far girare meglio le quinte.
Io non la penso come loro,
ma non me ne vanto mica.
Mi sento un alieno
(forse perché sono alieno)
e non mi godo la scena
perché devo sforzarmi;
voglio integrarmi,
voglio sguardi altri su di me,
voglio rompere il bicchiere
facendo cin cin e invece
il bicchiere vado a riempirlo di nuovo
e me lo porto fuori
a guardare il cielo
e quel cielo lo investigo
in cerca di un altro
piccolo mondo,
in cerca di un’altra
linea di pensiero.
© G.M. Schmitt