sabato 24 maggio 2025

Ogni giorno alla stessa ora

Ognuno ha i suoi riti,

consapevoli o inconsapevoli,

anche solo un nodo alla cravatta

            ogni giorno alla stessa ora.

Chi si inchina e chi si innalza

davanti a un manufatto,

davanti al nulla,

davanti al fuoco,

davanti a colui che è

            ogni giorno alla stessa ora.

Chi fa esercizi in numero di sette,

chi fissa un punto fuori della finestra,

chi va a caccia nella memoria a breve termine

ogni giorno alla stessa ora.

Chi si accende una sigaretta per andare,

chi legge la sua Bibbia per iniziare,

chi resta cinque minuti in più tra i demoni

            ogni giorno alla stessa ora.

Chi si affida a YouTube per meditare,

chi scorre i suoi social mentre defeca,

chi canta all’harmonium inni al cielo

            ogni giorno alla stessa ora.

Chi ascolta il primo notiziario,

chi si guarda allo specchio e si dà gli anni,

chi accarezza il gatto e piange

 

chi accarezza il gatto e piange

            ogni giorno alla stessa ora.

 

© G.M. Schmitt

venerdì 9 maggio 2025

Casa

 Non lasciarmi, ti prego,

solo tra queste mura

che non ho scelto.


Non andare via senza aver prima

resa salda la mia mano nella tua.


Allora, 

dovunque tu andrai,

non potrò fare a meno di seguirti.


Allora,

dovunque mi porterai,

sarò al sicuro.


Allora, 

dovunque approderemo,

saremo a casa.


© G.M. Schmitt

Grazie

 Grazie prima di chiedere

e forse non dovrai chiedere mai

ciò che hai già ricevuto.


– Ma continui a saltare e a danzare

e la tua gioia è incontenibile

perché infine è vero:

i peccati di cui eri gravido

ti sono perdonati –.


Puoi aprire la porta.


© G.M. Schmitt


lunedì 27 gennaio 2025

Per il Giorno della memoria: Per non far rumore

Lei mima le note giuste su un violino immaginario

Per non far rumore

Suona la vita che non può di giorno

Per non far rumore

Ha sogni ingombri di volti amici e musica briosa

Per non far rumore

Eleva al cielo suppliche a denti stretti per i vivi e per i morti

Per non far rumore

Abbraccia tutti masticando radici

Per non far rumore.

 

Quando aprono la porta non più segreta

Può dar sfogo alle urla

– lo fanno tutti –

E inizia a contare il tempo che manca

Fino a quando urlerà di gioia.

 

Quando aprono i rubinetti e non ne esce acqua

– non so s’è già lì

o a soffocare singhiozzi sul legno in baracca.

 

E attende

 

che da qualche parte, in cielo o in terra,

nel tempo eterno qualcuno per sempre asciughi

ogni lacrima dai suoi occhi

e la lasci gridare

di gioia gridare.

 

Grida Rachele

Di gioia grida e crea pure trambusto

Qui in terra come in cielo.

 

© G.M. Schmitt