Da quando mamma non c’è più
manca anche l’ultimo pezzo di papà
che m’era rimasto
e io vivo come morto a metà.
Dottori mi hanno maledetto
e imbottito di farmaci
anche se io stavo almeno un po’ bene
e ora sto soltanto peggio
e sono gonfio di paure più che di
grasso.
Uscir di casa è una conquista,
metter piede fuori un arrischio,
tentare un’altra vita adesso
è una fantasia, un’astrazione,
non avere nessuno oltre il gatto
è amore sin troppo silente.
Un’alba dopo l’altra
in un crescendo disadorno
senza che mai compaia
quella che squarci il sipario,
quella ch’offra d’un tratto agli occhi
tutto il bello anche a loro inviato.
Una danza che abbraccia.
© G.M. Schmitt